Accoglienza

Il monastero custodisce la tradizione, che ci è stata trasmessa dalla Regola di san Benedetto, di accogliere gli ospiti ed i poveri, come fossero il Cristo. L’accoglienza benedettina, perciò, ha un forte fondamento cristologico. Questo vuol dire, ci dice ancora San Benedetto, accogliere tutti con l’onore dovuto, un onore non formale ma segnato dal rispetto, indipendentemente dal ceto, dalla condizione sociale e dalle convinzioni religiose.Per San Benedetto, l’ospitalità monastica significa essere presenti realmente nel mondo con un proprio e preciso modo di essere, dove ha un posto importante anche la preghiera comune.

Pensiamo che l'ospitalità monastica è il ministero più in sintonia con la separazione dal mondo. Per questo offriamo ai poveri un piccolo aiuto, accogliamo i parenti dei monaci e coloro che desiderano beneficiare dell'atmosfera silenziosa ed orante del monastero. Con chi lo desidera condividiamo qualcosa della pace e della speranza che sono doni di Cristo. La  presenza dell’ospite ci ricorda che il monastero è un'icona del mistero della Chiesa, e che la nostra supplica deve abbracciare  tutto il mondo in mezzo al quale viviamo.

Comunità Monastica

Bet'el

Chi siamo

Betel è una piccola comunità monastica che, in ascolto dello Spirito e con semplicità di cuore, si è posta alla ricerca di Dio e che in risposta alla sua chiamata, ha scelto di camminare umilmente con Lui secondo la sua promessa, nell’obbedienza al Vangelo, sulle orme dei santi Padri che li hanno preceduti, nel cuore della città, nella Chiesa, tra gli uomini.

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La comunità

La comunità e l’amore fraterno stanno al cuore della vita monastica. Nella loro sostanza di dono hanno il loro inizio nel Signore che per primo chiama, fonda e giustifica lo stare insieme.

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Preghiera e liturgia

La recita della salmodia, nella sua alternanza di silenzio e di ascolto, scandisce le ore della giornata e immette la lode che risuona nel tempo nella lode che risuona incessantemente nell’assemblea della Gerusalemme celeste.

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News e agenda

Il volto dell’uomo che incontriamo è l’icona di Cristo che contempliamo. Questo fa del monastero uno spazio aperto, accogliente e carico d’amore, luogo di una presenza agli uomini fatta di amicizia e di rapporti semplici, autentici e liberanti.

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Accoglienza

Il monastero custodisce la tradizione, che ci è stata trasmessa dalla Regola di san Benedetto, di accogliere gli ospiti ed i poveri, come fossero il Cristo. L’accoglienza benedettina, perciò, ha un forte fondamento cristologico. Questo vuol dire, ci dice ancora San Benedetto, accogliere tutti con l’onore dovuto, un onore non formale ma segnato dal rispetto, indipendentemente dal ceto, dalla condizione sociale e dalle convinzioni religiose.Per San Benedetto, l’ospitalità monastica significa essere presenti realmente nel mondo con un proprio e preciso modo di essere, dove ha un posto importante anche la preghiera comune.

Pensiamo che l'ospitalità monastica è il ministero più in sintonia con la separazione dal mondo. Per questo offriamo ai poveri un piccolo aiuto, accogliamo i parenti dei monaci e coloro che desiderano beneficiare dell'atmosfera silenziosa ed orante del monastero. Con chi lo desidera condividiamo qualcosa della pace e della speranza che sono doni di Cristo. La  presenza dell’ospite ci ricorda che il monastero è un'icona del mistero della Chiesa, e che la nostra supplica deve abbracciare  tutto il mondo in mezzo al quale viviamo.

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